martedì 17 maggio 2011

Tempo divoratore, spunta gli artigli al leone...

Tempo divoratore, spunta gli artigli al leone,
e fa' che la terra divori la sua dolce progenie,
strappa le zanne aguzze alle fauci crudeli del tigre,
e ardi nel suo sangue la fenice imperitura,

alterna nel tuo volo stagioni tristi e liete,
e fa' quanto tu sai, Tempo dal rapido piede
al vasto mondo e alle sue dolcezze fuggitive:
ma uno, il più orrendo delitto, io ti vieto,

oh, non incider le tue ore nella fronte del mio amore,
non tracciarvi linee con la tua vetusta penna,
lascialo intatto nella tua carriera,
quel modello di bellezza per coloro che verranno.

Oppure fa' del tuo peggio, Vecchio Tempo: a dispetto del tuo oltraggio
nei miei versi l'amor mio vivrà giovane in eterno.

(William Shakespeare)

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