Coloro che conciliano in sé entrambi i sentimenti scopriranno che la commozione del sublime è più forte di quella del bello; essa però, senza avvicendarsi o accompagnarsi a quella ispirata dal secondo, stanca e non può essere gustata a lungo. Le sensazioni elevate, cui talvolta giunge la conversazione in una compagnia ben scelta, debbono ogni tanto allentarsi nella gaiezza dello scherzo, e il piacere del riso deve produrre con l'espressione grave e composta un tangibile contrasto, che permetta ai due tipi di sensazione di alternarsi con scioltezza e spontaneità. L'amicizia ha fondamentalmente in sé i tratti del sublime, l'amore quelli del bello.
(Immanuel Kant)
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