mercoledì 18 maggio 2011

L'uomo coltiva la propria infelicità

L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione "sine qua non" di piccole e intermittenti felicità.

(Eugenio Montale)

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