Componimento poetico è in generale un tutto che ha il proprio tempo e la propria forza centrifuga in se stesso e che, appunto perciò, è isolato dall'insieme del linguaggio e perfettamente conchiuso in se stesso.
Conseguenza immediata di questo sussistere in se stesso del discorso poetico grazie al ritmo ed alla prosodia, è che il linguaggio dev'essere, anche per un altro aspetto, peculiare e diverso da quello comune. Mediante il ritmo il discorso poetico attesta di avere esclusivamente in se stesso il proprio fine: sarebbe assurdo che in questa sua condizione particolare esso dovesse adattarsi ai comuni fini intellettuali del linguaggio e imitare le forme utili ad essi. Il discorso poetico tende, al contrario, ad essere per quanto possibile assoluto anche nelle sue parti (niente subordinazione logica; omissione delle congiunzioni). Ogni poesia inoltre è originariamente composta per l'ascolto, sia essa lirica, epica o drammatica. L'entusiasmo si manifesta qui con assoluta immediatezza come ispirazione che impedisce, a chi ne sia afferrato, di pensare ad altri scopi. Intento esclusivamente ad ascoltare la voce del dio, il poeta ispirato si muove, per così dire, al di fuori della legalità ordinaria: ardito e tuttavia agile e sicuro. E' solo un pregiudizio quello secondo cui la poesia non dovrebbe esprimersi in nessun'altra lingua cne non fosse quella usata abitualmente in prosa.
(da Filosofia dell'arte di Friedrich Schelling)
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