martedì 29 novembre 2011

Il lento dardo della bellezza


La specie più nobile di bellezza non è quella che rapisce improvvisamente, che compie attacchi irruenti e inebrianti (tale bellezza suscita facilmente nausea), ma quella che penetra lentamente, che ci si porta con sé quasi senza accorgercene e che un giorno ci si fa innanzi in sogno, ma che, alla fine, dopo esser stata a lungo e con modestia nel nostro cuore, si impadronisce interamente di noi, ci colma gli occhi di lacrime e il cuore di nostalgia. Di che cosa abbiamo nostalgia alla vista della bellezza? Di essere belli: immagginiamo che a ciò debba accompagnarsi molta felicità. Ma è un errore.

(Friedrich Nietzsche)

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