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mercoledì 2 marzo 2011

E poi la imprigionasti in un corpo

Desti a me quest’anima divina e poi la imprigionasti in un corpo debole e fragile: com’è triste viverci dentro.

(Michelangelo Buonarroti)

martedì 22 febbraio 2011

Le tenebre

Nelle cave d'insondabile tristezza
dove il Destino già m'ha relegato,
dove mai entra raggio roseo e gaio,
dove solo con quell'ospite rude ch'è la Notte,

sto come un pittore condannato
da un beffardo Dio a dipingere sulle tenebre,
dove, cuoco di funebri appetiti,
faccio bollire e mangio questo cuore,

a tratti brilla, s'allunga e si distende
uno spettro fatto di grazia e di splendore.
Ma quando assume la sua massima estensione,

con qull'orientale sognante andatura,
allora si che riconosco chi mi viene incontro:
è Lei, la mia bella, nera ma sempre luminosa!


(Charles Baudelaire)